Cronologia completa fino alla caduta dell'Impero Romano d'Occidente (476 d.C.) |
Dopo la riforma di Diocleziano si tiene conto dell'attribuzione
del titolo di "Augusto" e non dell'investitura al rango di "Cesare"
Otone 69 (gennaio-aprile) |
Vitellio 69 (aprile-dicembre) |
Marco Aurelio 161-180 (dal 177 col figlio COMMODO) |
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Commodo 180-192 (31 dicembre) |
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Pescennio Nigro 193-194 Clodio Albino 195-197 |
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Antonino (Caracalla) 211-217 (già Augusto dal 198) |
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Geta 211 (già Augusto dal 209) |
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Macrino 217-218 (nel 218 col figlio DIADUMENIANO) |
Massimino I (il Trace) 235-238 |
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Gordiano I - Gordiano II 238 |
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Filippo I (l'Arabo) 244-249 (dal 247 col figlio FILIPPO MINORE) |
Traiano Decio 249-251 (nel 251 col figlio ERENNIO ETRUSCO) |
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Ostiliano 251 (associato) |
Volusiano 251-253 (associato) |
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Gallieno (associato) 253-260
(nel 256-57 assume il controllo dell'Occidente) |
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Valeriano 253-260
(nel 256-57 assume il controllo dell'Oriente) |
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Impero delle Gallie
dopo la morte di Valeriano |
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Gallieno 260-268 Imperatore unico |
Claudio II (il Gotico) 268-270 |
Aureliano 270-275 Riunificatore dell'Impero |
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Regno di Palmira
dopo le vittorie sui Persiani |
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264: ingloba Siro-Palestina, la Mesopotamia e una
parte dell'Asia Minore |
Vaballato 267-272 (reggente Zenobia) |
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269-70: la regina Zenobia occupa la Bitinia e
l'Egitto. 272: Aureliano reprime la secessione, depone il figlio di Zenobia e riannette tutte
le province all'Impero. |
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Carino 283-285 (in Occidente) |
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Numeriano (in Oriente) 283-284 |
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Diocleziano 284-286 (dal 285 Imperatore unico - nel 286 divide l'Impero in due parti) |
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Impero d'Occidente
dopo la divisione di Diocleziano |
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Impero d'Oriente
dopo la divisione di Diocleziano |
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Nel 293 Diocleziano riforma il vertice del potere introducendo la TETRARCHIA:
il governo viene affidato a due Augusti (di cui uno "Massimo") in carica per non più di
venti anni e affiancati da due Cesari, ai quali è garantita la successione. L'impero
viene quindi suddiviso in quattro prefetture, comprendenti un totale di tredici diocesi, rette
ognuna da un tetrarca.
PRIMA TETRARCHIA
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Massimiano "Augusto" (293-305)
Italia, Spagna e Africa - capitale: Mediolanum
Costanzo I "Cesare" (293-305)
Gallia e Britannia - capitale: Treviri |
Diocleziano "Augusto M." (293-305)
Prefettura d'Oriente - capitale: Nicomedia - Antiochia
Galerio "Cesare" (293-305)
Pannonia, Mesia, Tracia; capitale: Sirmium - Thessalonica |
SECONDA TETRARCHIA
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Costanzo I "Augusto M." (305-306)
Prefettura della Gallia - capitale: Treviri
Severo II "Cesare" (305-306)
Prefettura dell'Italia - capitale: Mediolanum |
Galerio "Augusto" (305-311)
Mesia, Tracia e Asia Minore - capitale: Nicomedia
Massimino Daia "Cesare" (305-310)
Ponto, Oriente e Egitto - capitale: Antiochia |
TERZA TETRARCHIA
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Severo II "Augusto" (306-307)
Prefettura dell'Italia - capitale: Mediolanum
Costantino I "Cesare" (306-307)
Prefettura della Gallia - capitale: Treviri |
Galerio "Augusto M." (305-311)
Mesia, Tracia e Asia Minore - capitale: Nicomedia
Massimino Daia "Cesare" (305-310)
Ponto, Oriente e Egitto - capitale: Antiochia |
L'usurpazione di Massenzio (306-312) Italia centromeridionale,
Africa e Spagna - capitale: Roma segna la fine dei regolari criteri di successione. Nel
307 Massimiano ritorna sul trono, ma viene deposto l'anno successivo durante la conferenza di
Carnuntum (Pannonia), in cui Galerio conferisce il titolo di Augusto a Licinio,
inasprendo così i contrasti con gli altri due contendenti imperiali: Costantino e Massimino Daia.
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Impero d'Occidente
dopo l'abdicazione di Massimiano |
Costanzo I (Cloro) 305-306 |
Massimiano 307-308
(richiamato da Massenzio e dal Senato di Roma) |
Costantino I (il Grande) 307-337 |
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Impero d'Oriente
dopo l'abdicazione di Diocleziano |
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Governo congiunto di Costantino
(Occidente) e Licinio (Oriente) 313-324
(con Licinio, per pochi mesi, Aurelio VALENTE nel 316 e MARTINIANO nel 324)
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Costantino Imperatore unico
324-337 |
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Divisione dell'Impero dopo la morte di Costantino
Costantino II 337-340 Gallia, Britannia e Spagna |
Costante 337-350 Italia, Africa e Pannonia (dal 338 anche Mesia e Tracia)
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Costanzo II 337-361 Asia Minore, Siria e Egitto |
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Costante Imperatore d'Occidente 340-350
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Usurpazione di Magnenzio 350-353
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Costanzo II Imperatore unico
353-361 |
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Giuliano (l'Apostata) 361-363 |
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Impero d'Occidente
divisione operata da Valentiniano |
Valentiniano I 364-375 (dal 367 col figlio GRAZIANO) |
Graziano 375-383 (VALENTINIANO II associato al trono) |
Valentiniano II 383-392 |
Magno Massimo1 Flavio Vittore 383-388 |
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Impero d'Oriente
divisione operata da Valentiniano |
agosto 378 - gennaio 379 : Graziano |
Teodosio I (il Grande) 379-395 |
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Teodosio Imperatore unico
dall'agosto 394 al gennaio 395 Alla sua morte avviene la divisione definitiva dell'Impero |
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Impero d'Occidente
dopo la morte di Teodosio |
Onorio 395-423
Costanzo III associato per sette mesi nel 421
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Costantino III 2 Costante II 407-411 |
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ottobre 456 - aprile 457 : interregno |
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agosto - novembre 461 : interregno |
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novem. 465 - aprile 467 : interregno |
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novem. 472 - marzo 473 : interregno |
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agosto - ottobre 475 : interregno |
Il 4 settembre 476 il generale sciro
ODOACRE depone Romolo Augustolo e invia le insegne imperiali a Zenone, che gli
conferisce il titolo di "patrizio" e riconosce la sua sovranità sull'Italia.
Caduta dell'Impero d'Occidente |
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Impero d'Oriente
dopo la morte di Teodosio |
Leone I 457-474 (dall'ottobre 473 col nipote LEONE II) |
Leone II 474 (dal febbraio 474 col padre ZENONE) |
Zenone (l'Isaurico) 474-475 |
Zenone (l'Isaurico) 476-491 (ritorna sul trono dopo l'esilio) |
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L'Occidente, dopo la deposizione di Romolo Augustolo, rimase alla mercé delle popolazioni
germaniche che già vi si erano stabilite e pertanto ciò che restava dell'antica
unità territoriale di quella parte dell'Impero venne definitivamente soppiantato da una
pluralità di regni romano-barbarici, assai eterogenei e di disuguale durata, in cui la
progressiva integrazione culturale aprì la strada alla formazione delle diverse identità
nazionali e quindi alla successiva nascita dei moderni stati europei.
In Oriente, invece, l'eredità dell'Impero Romano sopravvisse ancora a lungo, perpetuandosi
nelle sorti alterne di quello bizantino, la cui storia millenaria ebbe fine soltanto il
29 maggio 1453 in seguito alla conquista di Costantinopoli da parte degli Ottomani.
NOTE:
In grassetto o in STAMPATELLO, se
citati all'interno dei commenti fra parentesi, sono elencati i nomi di tutti gli imperatori
romani ufficialmente riconosciuti, da Ottaviano Augusto fino al 476 d.C. (caduta dell'Impero d'Occidente)
In corsivo sono riportati i nomi di imperatori rivali o di usurpatori
di particolare rilevanza. I personaggi di secondo piano, le cui rivendicazioni alla porpora
furono poco consistenti o limitate ad un'area geografica troppo ristretta, sono stati
volutamente tralasciati.
1 Magno Clemente Massimo, dopo aver guidato una ribellione contro Graziano
e averne causato la morte, stabilì la propria autorità sulla Britannia, la Gallia
e la Spagna. Sebbene fosse un usurpatore, gli imperatori Valentiniano II e Teodosio I furono
costretti a riconoscere il suo colpo di stato. Nel 387 nominò Augusto il figlioletto Flavio
Vittore, ma l'anno successivo venne deposto da Teodosio, che ne dichiarò l'illegalità
del governo annullando tutti i suoi provvedimenti legislativi.
2 Flavio Claudio Costantino, nel 407, venne proclamato imperatore dalle
legioni della Britannia ed estese poi la sua dominazione su molte zone della Gallia e della Spagna.
Nel 408 nominò Augusto il figlio Costante (ucciso in battaglia nel 409) e ottenne il
riconoscimento da parte dell'imperatore Onorio, in verità costretto ad accettare perché
già impegnato a fronteggiare l'invasione dei visigoti di Alarico. Nel 409 perse il controllo
sulla penisola iberica, sottrattagli dal suo comandante Geronzio, e dopo varie vicissitudini
finì con l'essere deposto nel 411, in seguito all'intervento delle truppe imperiali guidate
dal magister militum Costanzo (che nel 421 verrà poi associato al trono, anche se
per soli sette mesi).
* Poi in Dalmazia, 477-480 La tradizione secondo
cui l'Impero d'Occidente ebbe fine con Romolo Augustolo ha bisogno almeno di una modifica formale,
dal momento che l'ultimo imperatore ufficialmente riconosciuto, anche se non residente più
in Italia, fu Giulio Nepote. Infatti dopo la deposizione di Romolo Augustolo, che in Oriente era
sempre stato considerato un usurpatore, Zenone continuò a riconoscere proprio in Nepote
l'imperatore d'Occidente di diritto, ma non fece nulla di concreto per reinsediarlo sul trono e
di fatto accordò a Odoacre la piena indipendenza. Così Giulio Nepote continuò
il suo esilio a Spalato fino al 9 maggio 480, quando venne assassinato. A quel punto la Dalmazia
fu unita ai domini di Odoacre.
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Ultima revisione: 08.11.2009
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